Come affrontare ansia e altre emozioni negative rinchiusi tra le proprie mura di casa (no, non è il titolo di un libro)

 

È quasi mezzanotte.

Fatico a prendere sonno, come penso tanti altri in questo periodo.

Accendo il pc. Apro un nuovo documento.

Avrei voluto scrivere il mio Tavolobrain in un momento diverso, prima di tutto questo, o quando tutto sarà finito.

Volevo parlare di social, di come tutto quello che sta succedendo stia cambiando il nostro modo di utilizzarli. Di come ci stanno aiutando a rimanere vicini, presenti l’uno con l’altro. Volevo inserire video divertenti, strappare qualche risata, vivere qualche momento di spensieratezza. Ma tutto mi sembra superfluo.

E così scrivo quello che, in questo momento, esce dalla mia testa e dal mio cuore, lasciando scorrere le dita sulla tastiera, ascoltando i pensieri che man mano passano nella mia mente.

Mi convinco che, proprio in un momento come questo, devo scrivere qualcosa di utile, lasciare qualcosa di concreto e che possa davvero servire a chi legge.

Noi che abbiamo la possibilità di scrivere ed esprimere noi stessi in uno spazio tutto nostro, senza limiti o censure, abbiamo anche una grande responsabilità verso chi legge. Ma deve essere per noi anche un grande onore. E sotto questo punto di vista mi sono sempre sentito un privilegiato.

In questi giorni stiamo vivendo una realtà che non conosciamo. Combattiamo contro un nemico invisibile, silenzioso, di cui abbiamo informazioni incomplete, mai certe. E non c’è peggior nemico di colui che non mostra mai il suo vero volto, contro il quale non sai mai quale arma o strategia utilizzare. Ed è per questo che, in questi giorni, stanno crescendo in noi emozioni quali paura, insicurezza, ansia, panico, terrore. La mente viaggia ad una velocità incontrollata, i pensieri negativi e le preoccupazioni prendono il sopravvento, il battito cardiaco aumenta e sentiamo quel famoso nodo alla gola che ci opprime quasi quanto le mura di casa nostra. Alcuni sanno già di cosa sto parlando. Altri, stanno provando queste sensazioni per la prima volta.

Emozioni che spesso ci portano a fare scelte avventate e conducono a comportamenti sbagliati, come se ne sono visti tanti in questo periodo.

Ho già conosciuto queste sensazioni in passato e forse è per questo che riesco ad affrontare con maggior lucidità e distacco la situazione che stiamo vivendo. E vorrei utilizzare la mia esperienza per dare qualche consiglio utile, ora che siamo costretti a fare i conti con qualcosa che non abbiamo mai conosciuto.

Capite le vostre emozioni.

L’ansia (che genera panico e paura) è un’emozione normalissima. Tutti noi la sperimentiamo e, entro certi limiti, è estremamente utile. Senza di essa, probabilmente, la nostra specie si sarebbe già estinta.

L’ansia è infatti un segnale d’allarme che richiama la nostra attenzione su qualcosa di pericoloso e predispone il nostro corpo ad una pronta reazione. Per capirci: siete alla guida della vostra macchina e a un certo punto un’altra vettura vi taglia di colpo la strada. Voi premete d’istinto il pedale del freno e riuscite ad evitare l’impatto. Bene, questa non è altro che una reazione d’ansia che ha pervaso il vostro corpo attivando i muscoli del vostro organismo ad una velocissima reazione. Subito dopo sentirete il battito a mille e il respiro farsi affannoso. Questo perché l’ansia ha permesso all’organismo di ossigenare maggiormente tutti i muscoli del corpo, compreso il cervello, che in un istante ha dovuto elaborare la migliore soluzione possibile.

L’ansia è quindi un’emozione che ci rende capaci di prestazioni fisiche e mentali impensabili quando siamo rilassati, ed è quindi utile per la nostra sopravvivenza.

Avete mai provato la sensazione, il giorno prima di un esame, di non ricordarvi assolutamente nulla ma siete poi inspiegabilmente riusciti a prendere il massimo dei voti? Dovete dire ancora una volta grazie all’ansia, che nel momento di maggior bisogno ha attivato al massimo le vostre risorse cognitive.

E, proprio per la sua natura, questa emozione non può durare a lungo. Il nostro corpo non è pensato per rimanere attivato per così tanto tempo. Se, quindi, vi sentite il classico nodo alla gola o sentite di perdere per un attimo il controllo, non preoccupatevi. Sedetevi, gonfiate il petto e fate dei respiri profondi. Dopo qualche minuto essa scomparirà…

Siate consapevoli.

Qualche anno fa, ho seguito un corso di yoga organizzato da un bravissimo maestro che risiede nella mia piccola cittadina. Non avevo grandi aspettative e, sinceramente, non credevo molto a queste cose. Già dalla prima lezione, però, rimasi colpito dalla quantità di gente che aveva deciso di intraprendere il mio stesso percorso: la stanza era piena di persone, ognuno con il proprio tappetino, ognuno con le proprie motivazioni, ognuno con la voglia di dedicare un po’ di tempo a se stesso. Non è mio compito, qui, spiegarvi il funzionamento di questa pratica, anche perché non possiedo le competenze e le conoscenze per poterlo fare. Dico solo che attività come lo yoga e la meditazione aiutano tantissimo a rilassarsi e, soprattutto, a rimanere consapevoli, senza farsi sopraffare dai pensieri negativi di questo momento. Ti permettono di ridimensionare le tue emozioni e guardare la realtà senza essere pervaso da ansia o paura.

Navigando in rete, potete trovare video-lezioni tenute da professionisti che possono aiutarvi a svolgere i primi esercizi e indicarvi il giusto approccio a questo mondo, oppure potete chiedere al vostro maestro di fiducia di tenere lezioni in diretta Facebook (molti già lo fanno).

Distraetevi.

Un’altra tecnica per affrontare la quarantena tenendo occupata la mente è la distrazione. Facile scriverlo, mi direte. Non è possibile uscire. Non è possibile vedere gli amici.

Ma è comunque essenziale tenersi occupati: e allora chiamate le persone a cui volete dire qualcosa. Leggete quel libro che avevate lasciato da parte. Preparate quell’esame che tanto vi ha fatto penare. Imparate quella lingua che volevate imparare. Dedicate questa grande quantità di tempo libero a migliorare voi stessi. Utilizzate le nuove tecnologie per trascorrere un po’ di tempo con le persone a cui volete bene.

Usate i social in modo costruttivo.

Lavorando da casa da ormai due settimane, mi è capitato di sentire la mancanza delle persone con cui condividevo l’ufficio ogni giorno. Volevo vedere qualche volto, scambiare due chiacchiere a voce e non solamente tramite qualche chat. Ho fatto partire una videochiamata di gruppo. E tutti hanno risposto…

Muovetevi.

La parte più difficile, soprattutto per i meno sportivi.

Per stancare la mente – e non farla pensare a quello che sta accadendo attorno a noi – bisogna stancare il corpo.

Come facciamo proprio ora che è stata proibita qualsiasi attività all’aperto?

Se avete un giardino o abitate in campagna avete già risolto il problema. Altrimenti, prendete il solito tappetino e guardatevi qualche esercizio da fare su Youtube. L’importante è muoversi. Acquistate un tapis roulant o una cyclette, correte su e giù per le scale del vostro condominio (un accanito runner ha addirittura corso la mezza maratona sulla terrazza di casa sua). Lanciate sfide ai vostri amici oppure allenatevi insieme “virtualmente”.

Insomma, tenete in movimento il vostro corpo. Sempre!

Doverosa precisazione.

Questa non è una guida di sopravvivenza alla quarantena. Né tantomeno il mio scopo è quello di insegnare alle persone come affrontare questo periodo inedito, in cui le nostre libertà si sono assottigliate e ci sentiamo quasi inermi, impotenti davanti allo scorrere degli avvenimenti. Sono solo alcuni consigli basati sull’esperienza personale e che spero possano essere d’aiuto a qualcuno.

Non avendo competenze tecniche o scientifiche, non potendo aiutare concretamente chi sta combattendo questa battaglia in prima linea, le parole sono l’unico strumento che ho per combattere anch’io la mia battaglia.

Ah, un’ultima cosa. Fondamentale. Non perdete mai il sorriso.

Il buonumore è ciò che tiene lontano le emozioni negative. È ciò che ci permette di affrontare ogni giornata nel miglior modo possibile e che ci fa sentire ancora a contatto con la realtà che abbiamo sempre vissuto. Prima di tutto questo.

Ci risentiamo a quarantena finita.

Tutto sarà diverso.

Tutto sarà più bello!