Spargere Baccelli
Di questi tempi è facile leggere o sentire su piattaforme come Spotify la parola Podcast, ma è meno facile interrogarsi sul suo significato. Personalmente la mia definizione era confusa, ho pensato tra me e me: “ ma sì, sono 4 tipi messi lì, che parlano e dicono cose”.
Ho scoperto che non è esattamente così.
Partendo dal suo nome, il termine “podcast” è un termine giovane e deriva letteralmente da cast “spargere, diffondere” che era già stato utilizzato per il termine “broadcast” ovvero la trasmissione radio di massa.
Il termine pod letteralmente vuol dire “baccello” e fa riferimento al supporto che per un decennio ha avuto il monopolio dell’audio digitale, l’iPod di Apple.
“Spargere baccelli” è una frase che trovo quasi poetica. Nella mia mente ho l’immagine di persone che spargono conoscenza e racconti in giro per il mondo.
Rispondere alla domanda “cos’è un podcast” non è così banale.
Teoricamente un podcast è un file audio disponibile in streaming o download. Non è diverso da ciò che si può dire di un qualsiasi disco o da un file formato mp3.
Con podcast si intendeva soprattutto la messa a disposizione “on demand” da programmi radio già andati in onda, un comfort reso possibile dalla diffusione di internet.
Oggi è un po’ diversa la faccenda. Ci sono molteplici definizioni che il termine può assumere e potrà assumere un giorno.
Per ora, quello che possiamo dire è che un podcast è una produzione originale fatta per essere ascoltata quando si ha voglia, e nel luogo che riteniamo più opportuno. (Tipo se stai facendo l’esame di guida della patente, no dai!)
Il termine podcast ha tredici anni di vita, è un adolescente in continua crescita ed evoluzione. Dà la possibilità a tutti i programmi “di nicchia” di raccontarsi. La figata dei podcast è che trattano di qualsiasi argomento, dando libertà assoluta di espressione. FINALMENTE si affrontano anche temi che la radio non ha mai permesso trasmettere prima, come sessualità, povertà e discriminazione di genere e razza. Si possono usare parole e contenuti espliciti, attirando ed affascinando anche un pubblico molto giovane. Solitamente sono suddivisi in diversi episodi o puntate.
Resta difficile comunque immaginare un mondo in cui i podcast avranno un ruolo principale nella nostra quotidianità rispetto agli altri canali media, ma i dati confermano che durante la pandemia COVID hanno raggiunto livelli altissimi di ascolti. Quindi chissà.
Intanto che aspettiamo l’evolversi della vicenda, ecco l’elenco dei miei prefe:
– Demoni urbani di Francesco Migliaccio, vi parlerà di storie “crime” realmente accadute
-Se vuoi immergerti nell’impero Romano e ripercorrere la storia fino ai tempi odierni, puoi ascoltare Storia d’Italia di Marco Cappelli
– Mega divertente Tutte le volte che di Camilla (Camihawke) e Alice Venturi
– Ultimo ma non per importanza Mègasin, il copiainpodcast della nostra agenzia. Prima di ascoltarlo, potete anche farvi un’idea di cosa ascolterete qui
Continuate voi l’elenco!