I timori del popolo italiano dopo il colpo di stato della Coalizione per l’Arte e la Bellezza si sono placati in seguito alla divulgazione dei documenti che rivelano le modifiche apportate alla Costituzione italiana durante le prime riunioni di Governo.

Ad una settimana dalla salita al potere il pugno di ferro della coalizione cambia profondamente l’essenza della nostra Costituzione a partire dall’Art.1, proposto dal Partito Dittatoriale degli Architetti ma fin da subito appoggiato dal resto dei partiti, che dall’altro ieri recita: “L’Italia è una Dittatura fondata sull’Arte”.

Con questo presupposto si prevede che la Coalizione per l’Arte e la Bellezza porti a termine una serie di riforme fondamentali per la diffusione della cultura, della bellezza e dell’arte, sostenute dalle modifiche di legge applicate negli ultimi giorni e da quelle che si prevede entreranno in vigore entro il 2030.

Dall’avvenire del colpo di stato, e da quando si è iniziato a parlare di dittatura, due erano i timori che trovavano il popolo italiano unito: l’informazione e la cultura.

Con l’annuncio delle modifiche apportate alla Costituzione la coalizione ha tenuto ad esemplificare alcuni dei valori portanti della nuova dittatura, condividendo anche gli intenti degli artisti in merito ai due temi scottanti. La chiara esemplificazione è stata strutturata su due argomentazioni a sostegno delle medesime tesi.

Prima è stata annunciata la totale trasparenza e collaborazione delle forze governative, come è stato fino ad ora, per la distribuzione di informazioni attendibili e in tempo reale. Per fare ciò è stato istituito un organo specifico con lo scopo di supportare le testate giornalistiche ma che soprattutto, a detta del partito BDS, Blocco Degli Scrittori, che si occupa di stilare e comunicare le riforme, si troverà a lavorare direttamente con i vertici del Governo per evitare l’omissione di informazioni rilevanti.

Quest’organo, che si prevede possederà accesso illimitato ad ogni genere di informazione e operazione governativa, avrà proprio la finalità di garantire la totale trasparenza da parte del Governo.

Poi, a supporto dell’appoggio da parte della coalizione nei confronti della cultura, l’ufficio stampa rappresentante della dittatura ha provveduto a pubblicare e comunicare una lista completa delle riforme e delle modifiche di legge che il nuovo Governo intende perseguire allo scopo di costruire un sistema scolastico ergonomico ed efficiente, che concentri pienamente la sua attenzione allo studente e ad accrescere la sua conoscenza.

Alcuni dei temi trattati tra le porte del Parlamento italiano, ora usato come sala conferenza per le sue caratteristiche acustiche, in merito al tema dell’istruzione sono: l’ampliamento e la rivisitazione dei testi scolastici con uno sguardo più critico e sincero, canoni ancora da definire, verso il passato.

Secondo quanto detto da Lucio Pellizari rappresentante alla rassegna stampa del BDS del 18 giugno, anche per la dittatura attuale sarà critica verso se stessa allo scopo di migliorarsi continuamente. La modifica delle metodologie di insegnamento è un altro degli argomenti di fuoco presi in considerazione dal Governo ma non si è ancora giunti ad una conclusione che soddisfi i vertici della dittatura.

Tra i principi fondamentali della Costituzione che hanno subito modifiche importanti troviamo anche l’Art. 11 sul ripudio alla guerra, che cambierà radicalmente i nostri rapporti con l’estero. Fino all’altro giorno l’industria delle armi rappresentava il 22esimo posto su scala mondiale con un controvalore di quasi 4,8 miliardi di euro.

Oggi l’Art. 11 invece ripudia ogni genere di violenza fisica non regolamentata dal Trattato dell’Arte e la Bellezza, di cui ancora non si sa se siano state prodotte delle pagine. “Questo comporta il ripudio della produzione, della commercializzazione e del possesso di ogni genere di arma”, queste le parole di Pellizari del BDS che fanno pensare esista già almeno una prima stesura del trattato.
Ieri le Forze del Disordine, le nuove forze disarmate di gestione della popolazione, hanno sigillato quasi tutte le fabbriche che producevano armi e nei prossimi giorni procederanno a requisire ogni genere di arma in circolazione su territorio italiano. Il partito BDS, che il 18 giugno ha tenuto la rassegna stampa con cui sono stati comunicati i primi passi del nuovo Governo, ha aggiunto alla lista delle modifiche costituzionali, delle proposte di legge e degli interventi fondamentali alla struttura governativa una comunicazione di servizio.
La coalizione ha annunciato che si stanno tenendo su territorio nazionale una serie di operazioni paramilitari dedite allo smantellamento di strutture che, a parere della coalizione, ricadono sotto la categoria di “Brutto” e che pertanto verranno eliminate per essere rimpiazzate da strutture esteticamente più “Belle”.

Non è un’operazione semplice, secondo quanto comunicato, anche per l’assenza temporanea di una specifica definizione di bellezza.

Ci si chiede secondo quali criteri le Forze del Disordine stiano procedendo con le operazioni dato che a quanto pare, o perlomeno per quanto inteso alla rassegna stampa del 18 giugno, ancora non esistono linee guida. Il Governo ha comunque declinato la richiesta di divulgare ulteriori informazioni sui criteri decisionali per non compromettere l’operazione, ci si aspetta quindi che per ricevere ulteriori chiarimenti bisognerà attendere la conclusione di tutte le operazioni collegate alla demolizione di strutture definite “Antiestetiche”. Secondo alcune fonti delle fila delle Forze del Disordine, il maggior numero di strutture abbattute è riconducibile a costruzioni iniziate negli anni ’90 e mai completate, oltre ad una buona parte dei centri commerciali e alcune piccole aziende rurali. Un’altra importante fetta di macerie la si può sottrarre alle industrie i cui stabilimenti “disturbano il paesaggio naturale italiano”.

Ancora non è stato fatto alcun genere di stima sul tipo di influenza che queste nuove decisioni porteranno all’economia, come farà l’Italia a mantenere una stabilità economica senza la forza produttiva? Ma soprattutto che potere di influenza avremmo tra le forze mondiali senza un’economia forte e strutturata?

Il resto dell’Europa è preoccupata. Intanto il nuovo Governo non ha ancora comunicato se intenda rimanere legato all’Unione Europea, sempre che essa accetti, o se invece lascerà l’UE. In secondo piano invece crescono i dubbi in merito alla forza economica italiana che dopo gli ultimi giorni ha ricevuto un colpo molto forte proprio ad una delle sue colonne portanti, l’industria militare, ma più in generale, l’intera struttura produttiva nazionale è in bilico.
Da aggiungere alla lista di preoccupazioni provenienti dai paesi alleati è il continuo rimando della scelta di un leader politico da eleggersi tra i partiti della Coalizione. Alcune fonti interne rivelano che il ritardo è dato dall’assenza di uno dei partiti protagonisti, Fortemente Danza, in tour per portare in giro per il mondo il loro nuovo spettacolo: Forte Danza.
In questa situazione né l’Unione Europea né i nostri (ex) alleati hanno alcuna possibilità di aprire una trattativa con la nuova dittatura per tentare di comprendere la strada che essa intende perseguire in tema di “rapporti internazionali”. L’Inghilterra, gli USA e l’Unione Europea hanno aperto un tavolo di discussione per prendere una posizione unita sui recenti avvenimenti. Secondo quanto riportato dal Guardian il clima è teso, le decisioni vanno prese, Fortemente Danza dovrebbe tornare per tempo.

In ogni caso, il vento è cambiato e siamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione di bellezza. Ma i dubbi rimangono: riuscirà la Coalizione per l’Arte e la Bellezza a trovare una definizione di “Bello” e “Brutto” in un trattato in cui tutti possiamo rispecchiarci? Riuscirà a mantenere l’ordine civile interno alla Nazione? Sarà in grado di rendere stabile l’economia italiana nonostante le gravi perdite e a garantire posti di lavoro per tutti?

Speriamo che queste questioni trovino una rapida soluzione, d’altronde sono pur sempre artisti questi…