Menu a base di hamburger
No, non sto parlando del classico panino americano, quello con la carne, insalata, cipolla, pomodoro, formaggio e bacon uniti assieme da 2 fette di morbido pane. Sto parlando di quell’icona, quella generalmente posizionata agli angoli del nostro schermo, di un computer o un dispositivo mobile, con la quale tutti bene o male abbiamo avuto a che fare.
Quell’icona che, una volta cliccata, mostra il menu di un sito web o di un app mobile.
Ha anche altri nomi, sapete? Oltre ad hamburger, è conosciuta come sandwich, hotdog, pancake, tribar (oppure triple bar) double oreo oppure options button.
Tanti nomi per rappresentare un simbolo, formato da tre linee orizzontali e parallele, che rappresentano gli strati, appunto, di un hamburger.
E, con un po’ di fantasia, potrebbero essere strati di bacon, di formaggio oppure di carne.
Pensate che quest’icona fu inventata nel lontano 1981, ma solamente nel 2009 fu introdotta con l’uso che noi tutti conosciamo. Ovvero quello di mostrare contenuti quando l’area visualizzata è fortemente ridotta.
Qualche giorno fa, in agenzia, discutevamo della sua forma, della sua posizione, chiedendoci se le regole di usabilità che la circondano potessero essere scardinate.
Se invece di 3 linee, ne togliessimo una per lasciarne 2, l’icona perderebbe di significato? Pur mantenendo la sua classica posizione in alto a sinistra dello schermo, sarebbero sufficienti due linee per rappresentare ancora un hamburger, anche se privo di bacon?
E se al posto di 3 linee, ne inserissimo un’altra e le disponessimo a forma di quadrato? Sempre usando la fantasia, potrebbe essere non più un hamburger ma il pack che lo contiene, tipo quello di McDonald’s.
Anche in questo caso ci siamo chiesti: la sua posizione basterebbe a reggerne il suo significato?
E se oltre a modificarne la forma provassimo a cambiarne anche la posizione? Anche in questo caso rimarrebbe nella parte alta della finestra (solitamente dedicata all’header del sito) e si troverebbe ancora in una posizione accettabile. Non sempre infatti l’icona di un menu è posizionata nell’angolo a sinistra, ma può trovarsi anche a destra.
Vale quindi la pena scardinare le regole base dell’usabilità per spingersi oltre e sconfinare in un qualcosa che ancora non ha regole, incontrando la sorpresa dell’utente?
Io penso di sì, credo che oltre alla forma, nella mente umana e nella conoscenza comune si sia fossilizzata ormai l’idea che un’icona posizionata nell’angolo alto a sinistra o a destra del nostro schermo, apra o mostri qualcosa al suo click o tap.
Questa regola vale ovviamente entro certi limiti e quindi all’interno di un raggio d’azione ancora conosciuto dal visitatore di turno.
Diverso sarebbe se cambiassimo radicalmente l’icona o totalmente la sua posizione; in quel caso ci saremmo spinti un po’ troppo oltre perdendo l’utente, che si troverebbe spaesato e senza un menu da cliccare, in una giungla di regole nuove ed elementi differenti.
È giusto, quindi, andare oltre i limiti dell’usabilità, ma con buon senso e senza perdere mai di vista il proprio obiettivo; in questo caso che l’icona, nella sua forma e posizione deve rappresentare un elenco con all’interno una lista di voci di navigazione.
Voi cosa ne pensate?
Maurizio
6 anni agoA che pro cambiare un simbolo universalmente riconosciuto ed accettato, senza problemi di usabilità, se non per cambiargli invece significato?
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6 anni agoSemplicemente perché cambiare è il senso stesso dell’evoluzione. Ci piace pensare che nulla sia immutabile e perfetto per sempre.