Spoiler: questo articolo tratta di una meravigliosa storia d’amore e marketing (e per i più accorti di marketing turistico, ambient marketing, storytelling e branded entertainment).

Chiunque sia stato a Vieste (come me questa estate) non può non aver visto o sentito parlare del Pizzomunno, imponente faraglione simbolo della città. Oltre alla sue interessanti caratteristiche geologiche e ambientali, questo monolite di calcare alto 25 metri, ha ispirato leggende e superstizioni centenarie.

La leggenda più famosa, racconta di un bel pescatore di nome Pizzomunno e della sua bella innamorata di nome Cristalda. Ogni giorno l’aitante pescatore affrontava il mare e puntualmente, durante la pesca, alcune sirene emergevano dall’acqua per cercare di sedurlo, ma gli affascinanti canti delle sirene non riuscirono mai ad incantare Pizzomunno che aveva giurato eterna fedeltà all’amata Cristalda. La gelosia e l’ira delle sirene si trasformò in vendetta: una notte rapirono la bella Cristalda e la incatenarono in fondo al mare. Pizzomunno, privato del suo grande amore, provò un dolore così forte che si pietrificò in un enorme scoglio bianco. La leggenda racconta che ogni cento anni, nel giorno del 15 di agosto per una notte soltanto, Cristalda riemerge dal mare e Pizzomunno torna in forma umana per tornare a coronare il loro grande amore.

Questa bellissima storia, inventata chissà da chi e chissà quanti secoli fa, ha dato origine negli anni a tante intriganti superstizioni e, ancora più emozionante, ha ispirato il cantautore Max Gazzè, che durante il festival di Sanremo del 2018 ha dedicato a questa leggenda una meravigliosa canzone.

Ascoltala qui, prima di proseguire con la lettura:

Come è facile immaginare, una canzone così bella, presentata su un palcoscenico di così grande visibilità, ha generato per il paese di Vieste un potentissimo eco, tanto da portare l’amministrazione comunale a conferire a Max Gazzè la cittadinanza onoraria.

Per suggellare l’evento, durante l’estate del 2018, fu organizzato inoltre un suggestivo concerto proprio accanto al maestoso Pizzomunno.

La lungimiranza della città non finì qui. Per onorare nuovamente il regalo ricevuto dal cantautore, durante l’estate seguente, fu inaugurata la scala dell’amore, una storica scalinata nel centro di Vieste, riallestita a tema con le parole della canzone e la sera meravigliosamente illuminata. Immortalata e mostrata oggi nei profili Instagram di milioni di persone.

Personalmente trovo tutto questo concatenarsi di idee e iniziative, attorno a una leggenda, un bellissimo caso di studio. Ancora più eccezionalmente interessante se si considera che il punto d’inizio è una storia antica e delicata, frutto dell’invenzione di autori ignoti, vissuti in un tempo ignoto, capace di generare ripercussioni positive, anche economiche, a distanza di secoli.

Qualcuno dice che proprio quest’anno durante la notte del 15 di agosto, la bella Cristalda sia risalita dalle profondità del mare per riabbracciare il suo amato Pizzomunno.

Ciao

SF.


Per i più interessati:

Contenuto bonus 1: i videoclip della canzone “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno” sono due, uno quello linkato in cima all’articolo magistralmente animato con il testo delle strofe della canzone e un’altro di tipo Visual, altrettanto ben fatto, con illustrazioni animate. Interessante notare come negli ultimi anni queste due tecniche di animazione, molto flessibili e accessibili, siano state molto usate per la produzione di videoclip musicali.

Questo il Visual Video de “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”:

Contenuto bonus 2: ma quindi le sirene sono buone come Ariel o cattive come quelle della leggenda? Qui alcune possibili risposte storiche e qualche fatto inaspettato:

La Sirenetta e l’antico mito delle sirene – The Mouse Stories

Le sirene, un mondo fatto da creature buone o malvagie? – Mnemosyne (home.blog)

“La Sirenetta”, il vero racconto di Andersen tutt’altro che per bambini (libreriamo.it)