Questa volta è stata dura: proprio non sapevo cosa scrivere!

Sarà questo periodo particolare con molti meno stimoli (extra-lavorativi, si intende) o sarà un caso, non riuscivo a trovare un tema che mi prendesse a tal punto da essere raccontato su Tavolobrain.

L’ha fatto per me il mio collega Stefano, subito dopo aver fatto il nostro quotidiano aggiornamento su film e serie tv viste. Dopo avergli confidato che non avevo idee per il prossimo articolo se n’è uscito con “perché non parli della Regina degli Scacchi?”.

Per chi non lo sapesse, “La Regina degli Scacchi” è una nuova serie prodotta da Netflix che racconta la storia di una ragazza particolarmente brava a scacchi (per usare un eufemismo, in realtà è un carro armato asfaltascacchiere!).

E quindi sono di nuovo qui, a rintanarmi nella mia roccaforte delle serie tv, come ho fatto in passato raccontando di queste campagne marketing Netflix e Amazon Prime Video, di quella di Game of Thrones e delle mie 13 reasons why.

Ho sempre adorato i giochi da tavolo e in particolar modo gli scacchi. Purtroppo non ho mai trovato (né cercato, sinceramente) qualcuno che giocasse con me. Se avessi sviluppato questa passione, magari starei viaggiando per il mondo a fare tornei. Anche se ne dubito.

Gli scacchi e la dama condividono lo stesso campo, ma ho sempre amato più gli scacchi (nonostante da piccolo abbia invece sempre giocato a dama per ore con i nonni). Ho sempre visto gli scacchi come l’evoluzione della dama.

Ogni pedina ha comportamenti diversi. Esistono addirittura mosse particolari che si slegano dai movimenti classici di un pezzo (come l’arrocco, che è l’unica mossa che permette di muovere due pezzi contemporaneamente nonché l’unica in cui il re si muove di due caselle).

Regole. Tante regole e schemi complessi.

Queste caratteristiche lo rendono un vero e proprio campo di battaglia. Non a caso è uno dei giochi che maggiormente tiene allenata la mente.

Ma chiusa la parentesi scacchi e piccolo Nico, volevo tornare alla serie tv.

Che effetto fa una serie tv ben riuscita?

Ce lo dice uno strumento gratuito e utilissimo: Google Trends.

Il grafico non ha bisogno di spiegazioni. Il volume di ricerca è quadriplicato.

Chi ne ha beneficiato? I gestori di giochi online, chiunque abbia pubblicato un articolo inerente e speriamo anche noi con questo mio pezzo 😉

Gli scacchi esistono da moltissimi anni e, seppur forse un gioco un tempo più di nicchia, ora è certamente conosciuto da tutti. Tuttavia, è stato grazie ad una serie tv che si è generato un intenso aumento di traffico nella ricerca e quindi di interesse verso il gioco degli scacchi.

Questo è il potere che oggi può avere un contenuto di questo tipo, particolarmente in un periodo in cui per molte persone è uno dei pochi stimoli ancora possibili.

Per chi come noi gestisce siti web, queste sono variabili che spesso si riescono a prevedere con un certo anticipo.

Ecco perché anche in un qualsiasi progetto web occorre adattare le proprie strategie per cavalcare l’onda al meglio traendo vantaggio anche da fattori esterni che possono essere utili a raccontare il nostro mondo da altre prospettive.

Non è una novità, possiamo analizzare molti altri casi e il grafico sarebbe pressoché identico. Quindi, webagencies, ci abboniamo o no a una rivista di film e serie tv?! 😀

Ora non mi resta che rispolverare la vecchia scacchiera e accendere Netflix 😉