Premetto che prima di capire cosa volevo fare nella vita, c’è stato un periodo in cui ero un’invasata delle gif animate, quelle con cagnolini/gattini che sbrilluccicavano e facevano gran mostra di sé sui primi blog (una cosa A-G-G-H-I-A-C-C-I-A-N-T-E, mi vergogno ad ammetterlo, ma oh, gli scheletri nell’armadio ce li abbiamo tutti).

Queste “fantastiche” gif si potevano scaricare, finché non ho scoperto che SI POTEVANO ANCHE CREARE DA ZERO! Stupendo!

E quindi ricordo una me 18enne a cercare su internet (“googlare” era un termine che ancora non esisteva) come fare una gif animata.

Tutorial: “apri Photoshop”. Facile. Sì ma, Photoshop non ce l’ho. Ok lo scarico. Cazzo è a pagamento! Ah no, c’è la versione gratuita di prova. Fico! Scarica subito.

Clic.

120 minuti più tardi (faccio senza dirvi che la me 18enne usava Windows XP, quindi i 120 minuti sono una stima piuttosto ottimistica di quanto ci abbia messo a scaricare la versione gratuita di Photoshop)

Ok ci sono. Apro Photoshop.

Il tutorial diceva “Crea un livello nuovo”… Livello nuovo? WHAT?!

“Apri la palette animazioni”… la che? Palette? (ovviamente leggendola come paletta, ma al plurale, la E non era muta nel 2004) Animazioni? NO troppo difficile. Chiudi. Vuoi eliminare Photoshop dal computer? SÌ!

Tredici anni più tardi le cose sono leggermente cambiate.

Uso Photoshop tutti i giorni da 8 anni, le gif le so animare (senza gattini e cagnolini con i glitter, sia chiaro) e i livelli ormai sono la cosa più facile e scontata del mondo.

Per cui può capitare che un giorno, come un fulmine a ciel sereno, la mia collega Cinzia (d’ora in poi Barionz) arrivi alla mia scrivania e dica “UFFA! Insegnatemi a usare Photoshop! E anche In Design! Così poi non vi rompo più le balle per farmi le cose!”

“Ma guarda che non è facile!”

“Ma no va beh non voglio mica imparare a fare le cose difficili, devo SOLO fare i biglietti di compleanno e i fotolibri delle vacanze”

“Ok dai, ci proviamo”

(E la mia mente ritorna alla me 18enne che scarica-apre-chiude-cancella Photoshop in 125 minuti – 120 per scaricarlo, 5 per odiarlo).

Allora, non sono un’insegnante, per spiegare qualcosa a qualcuno sono come mio padre, dopo 3 minuti a dire “clicca lì, no non lì, più in là, no aspetta, mela Z” mi viene da dire “lascia stare, faccio io”, non perché la persona che ho di fianco (in questo caso la Barionz) sia dura, ma perché per me è una cosa talmente automatica e facile che ragiono a melaJ, melaZ, melaC e melaV e mi rendo conto che a volte a sentirmi parlare “in codice”, la Barionz pensi di parlare con un alieno.

Comunque l’abbiamo sfangata in più casi. Non è stato facile (né per lei, né per me) ma sono venuti fuori dei bei fotolibri. Fotolibri con tutte le foto con l’orizzonte perfettamente dritto!! (E credetemi, questo per chi ha un disturbo ossessivo compulsivo tipo il mio è un gran traguardo).

Però – perché c’è sempre un però  bisogna sentire anche l’altra parte. Quindi, special guest di questo mio post è proprio lei, la mia allieva numero 1 che vi racconta la storia dal suo punto di vista.

E non sa che, prima o poi, in un futuro forse non troppo lontano le chiederò: “Barionz, mi spieghi cos’è e come si fa un F24?

VOGLIO IMPARARE A FARE LA GRAFICA. Ebbene sì, ho deciso!
Voglio imparare ad usare Photoshop e Indesign!

Voglio poter fare biglietti di compleanno per le figlie delle mie amiche con loro abbracciate a Violetta, alle Winx, a Spiderman senza dover chiedere alle mie colleghe di farlo per me!

Voglio impaginare i fotolibri delle mie vacanze senza dover chiedere alle mie colleghe di farlo per me!

Tutto è cominciato quando io, con il ruolo di amministrativa, ho cominciato a far parte di un gruppo in cui la parola d’ordine era creatività e che parlava una lingua a me estranea.

Io parlavo di fatturato, bilancio, IVA, ritenuta d’acconto, F24, ricevute bancarie; LORO, invece, di layout, di family feeling, di loghi, di pack, di immagine coordinata, di siti web, di frontend, di backend … oddio ma che lingua parlano questi?!

Ecco, io e la creatività siamo sempre state due mondi lontani, ma quando ho cominciato a conoscerla mi ha affascinato, mi ha incuriosito, ho cominciato ad avvicinarmi a questo mondo come una bambina al primo giorno di scuola, elettrizzata di cominciare, curiosa di sapere e con la voglia di imparare.

Da quel momento mi si è aperto un mondo ed è anche cominciato l’incubo per i miei colleghi (forse più per una di loro):

“Chiaretta mi insegni ad usare InDesign e Photoshop?”

“Chiaretta devo fare il biglietto per la festa di compleanno per la Sara che ha 7 anni e ama Violetta”

“Chiaretta è nata la Marty volevo fare qualcosa da appendere davanti a casa sua, mi aiuti?”

“Chiaretta volevo fare il fotolibro della Grecia, come faccio?”

“Chiaretta devo raddrizzare una foto, come si fa?”

Ho cominciato a capire come era “semplice” realizzare quello che mi passava per la testa: “Chiaretta vorrei mettere la faccia della Sara in questa foto di Violetta togliere i brufoletti che ha e girarla dall’altro lato, magari cambiamo il colore della maglia e accorciamo un po’ i capelli, si riesce vero?!?

Sicuramente non sono creativa, sono quadrata, e purtroppo la creatività non te la possono insegnare i tuoi colleghi, per me passare dalla calcolatrice e dai mastrini allo strumento toppa, ai livelli (anche se non ho ancora capito bene come funzionano in realtà), alle sfumature di colore, ai font, ai margini di stampa, di sbordo e di pagina, al raggruppa e sgruppa non è stato così immediato!

Ovviamente una grafica non lo sarò mai, fortunatamente so fare altro, ma dopo 7 anni che faccio parte di questo gruppo sono arrivata ad impaginarmi da sola il fotolibro delle vacanze e a farmi il biglietto di compleanno.

Voi direte “wow che progressi!” ebbene sì, io sono soddisfatta, sono orgogliosa di poter dire “questo l’ho fatto io!”

“Chiaretta ho finito! Me lo controlli e mi fai il file ad alta?”

Grazie!