Sul web e non solo

Cosa ci spinge a rincorrere sempre l’ultima novità?

Cosa ci spinge ad inseguire sempre l’ultimo modello, l’ultimo aggiornamento, l’ultima uscita presente sul mercato? E soprattutto, questa continua gara per essere avanti a tutti porta davvero con sé dei benefici?

Ormai nel mondo reale sembra essere una moda, una sfida, quasi un dovere.

Ma non solo nel mondo reale. Vi assicuro che tutto questo avviene anche nel mondo del web, nel mio mondo.

L’ambiente JavaScript (un linguaggio di programmazione, d’ora in poi JS), negli ultimi anni, è diventato una vera e propria pentola a pressione. Ogni giorno viene rilasciata una libreria JS alla comunità web, che è sempre lì, presente, pronta a fagocitarla e, quando e se ci riesce, digerirla. Se ci riesce velocemente, perché non appena lo fa, ce ne sarà una nuova pronta ad aspettarla.

Pensate che esiste persino un sito che conta il numero di giorni che sono passati dall’ultima uscita di un framework JS. Difficile trovarvici un numero superiore allo zero. Incredibile, no? In quest’altro sito, invece, sono elencate tutte le librerie o plugin JS presenti in rete. Dateci un occhio, sono parecchie, vero?

Con questo voglio dire che molti programmatori affannati da questa rincorsa sono talmente concentrati nell’utilizzare l’ultima versione nei loro progetti web che non riescono a rendersi conto di quel reale strumento che stanno utilizzando.

Un esempio facile facile è il paragone con quello che avviene nella telefonia. Siamo tutti sempre pronti a mostrare l’ultimo dispositivo mobile, sempre pronti ad aggiornare ogni singola applicazione e così facendo ci dimentichiamo che il cellulare era nato per connettere le persone e non disconnetterle dalla vita reale. 

Allo stesso modo ci dimentichiamo che esistono già moltissimi plugin e librerie JS di tutto rispetto che sono lì, pronte per essere utilizzate e sviluppate, senza il bisogno di crearne continuamente di nuove.

Arrivare finalmente ad abbandonare questa corsa e decidere di intraprendere una camminata, ci porterebbe sicuramente ad osservare meglio gli strumenti che già abbiamo attorno.

Un consiglio che mi sento di dare ai programmatori pronti ad iniziare un nuovo progetto web: camminate veloce, ma non correte.