Lettera (semiseria) di addio al browser più odiato del mondo.

Caro Internet Explorer,

non sai il dispiacere e la tristezza che sto provando in questo momento mentre scrivo queste parole.

Ti potrà sembrare strano, lo so.

Sono passati molti anni dall’ultima volta in cui ci siamo incontrati.

La colpa è mia, lo so.

Tu non hai mai perdonato il mio tradimento, ma da quel giorno io mi sono sempre assunto le mie responsabilità (se lo vuoi sapere sì, io e Chrome ci frequentiamo ancora).

Ho da poco letto l’ultima notizia che ti riguarda e un nodo alla gola mi ha quasi tolto del tutto il respiro.

“Consigliamo di passare a Microsoft Edge per un’esperienza di navigazione più veloce, sicura e moderna”.

Queste le poche e gelide parole con le quali hanno annunciato la tua dipartita. Te ne sei andato e io non ho avuto nemmeno il tempo di salutarti un’ultima volta.

Tu, che per me sei stato un punto di riferimento durante tutta la mia adolescenza. Ne abbiamo passate tante insieme, sempre alla ricerca di nuove cose da scoprire e da imparare. Non potrò mai dimenticare quegli anni. Pochi hanno davvero capito il tuo valore: tu non eri un semplice browser, tu eri INTERNET!

Ogni volta che una persona diceva “vai su internet” la prima cosa che tutti cercavano eri TU, con la tua bella “e” che dall’azzurro tenue sfociava in un blu acceso e luminoso. In verità, non ho mai capito perché cercavi in continuazione di cambiare la tua immagine. Forse perché volevi apparire più giovane, più moderno, anche se per me sei sempre stato bellissimo.

Mamma Microsoft lo diceva sempre: “Il ragazzo ha grandi potenzialità, ma si applica poco”. Quante volte l’ho sentita questa frase?

Io sapevo che provavi a fare del tuo meglio ma eri lento, lentoooo, lentooooo…poi tutti ti riempivano di componenti aggiuntivi, aprivano ottomila finestre contemporaneamente e pretendevano non andassi il tilt.

Non ho mai accettato questa cosa. L’ho sempre detto a tutti: “Provate a chiedere a qualsiasi persona di fare anche solo 3 cose contemporaneamente: per forza inizierà a non capirci più nulla”.

Sei sempre stato criticato e bistrattato ma io ho sempre creduto in te. Anche dopo tutti quei problemi di compatibilità: non era facile andare d’accordo con te ma non ho mai invidiato il tuo successo, nemmeno quando la tua popolarità arrivò al 94% a livello mondiale. Anzi, ne ero contentissimo.

Poi sono arrivati gli altri: Chrome, Firefox, Opera e compagnia bella. Avevano una marcia in più, è innegabile. Ma mi piace pensare che anche loro debbano il proprio successo a te, che abbiano imparato dai tuoi errori e che tu sia stato per loro d’ispirazione. Ti ricordi quel tipo iper narcisista che stava sempre e solo con i suoi simili? Quello che si vantava di essere invincibile, di non essersi mai ammalato e di non aver mai preso un virus? Come si chiamava? Safari, se non sbaglio. Ecco, a volte lo frequento… ma solo per lavoro. Per il resto del tempo sto con Chrome.

Tutti loro dovrebbero ringraziarti, e se non l’hanno mai fatto lo faccio io adesso. In questo momento. Con questa lettera.

Non so se leggerai mai queste parole ma ti ringrazio per essere stato un compagno fedele e affidabile in tutti questi anni. Avresti meritato maggior fortuna, maggior rispetto e molta più pazienza da tutti noi. Ma sei sempre stato lì, a disposizione di chiunque avesse bisogno. Con i tuoi tempi, con la tua incompresa personalità.

Io NON lo dimenticherò mai.

Io NON ti dimenticherò mai.

Con affetto,

Gianluca