Adoro Tavolobrain. Tra l’elaborazione di strategie, comunicati e piani editoriali mi permette di evadere dalle classiche attività di tutti i giorni e scrivere di altro. A ruota libera. Senza accorgermi del tempo che passa. Sì perché quando non prende il sopravvento il blocco dello scrittore – di cui parlavo qui – mi piace pensare e ragionare su quali aspetti delle mie passioni siano presenti anche nel lavoro che svolgo quotidianamente. L’ho fatto un po’ di tempo fa paragonando i ruoli di un’agenzia di comunicazione a quelli di una formazione di calcio – dai un’occhiata qua, se ti interessa – e spiegando come ognuno di essi sia legato indissolubilmente agli altri, in un perfetto ed equilibrato lavoro di squadra.

Adoro lo sport. Il calcio è una delle mie passioni e come per tutti i malati di questo sport, lo è anche il fantacalcio. Un gioco magnetico che attira talmente tanto chi vi partecipa da far saltare appuntamenti, rinviare uscite con la fidanzata, mettere in discussione vecchie amicizie. È un gioco che non conosce età, al quale tutti possono partecipare. Basta trovare un gruppo di amici, conoscere un po’ il calcio e, soprattutto, saper giocare di strategia.

Ehi tu, che pensi di aver trovato l’ennesimo articolo di consigli su come vincere il fantacalcio, per poterti poi vantare dei successi nei confronti degli amici. Questo non è un articolo di suggerimenti, anche perché sono dieci anni che gioco al fantacalcio e non ne ho mai vinto uno…

Ehi tu, che pensi che questo articolo non sia per te, perché detesti il calcio e tutto ciò che vi gira attorno. Qua non si parla del gioco né tantomeno voglio annoiarti con le sue regole. Continua pure a leggere…

È inizio ottobre: settembre è stato un mese intenso per noi fantallenatori. Settembre è il mese dell’asta del fantacalcio, dove tutto inizia e – per i meno bravi -tutto finisce. L’asta è il momento più importante dell’anno: il momento in cui costruisci la tua squadra, il giorno che può segnare il tuo successo o la tua disfatta. L’asta del fantacalcio è l’occasione in cui devi mettere in campo tutte le tue capacità organizzative e strategiche. Esattamente come in un piano di comunicazione. È infatti il momento in cui definisci i tuoi obiettivi, la strategia da mettere in atto, le azioni da compiere. No, non è uno scherzo. Nell’asta del fantacalcio ritrovo molte similitudini con le strategie che prepariamo ogni giorno in agenzia. Quali sono? Iniziamo…

Definizione degli obiettivi

Nel costruire la tua squadra vincente, devi indubbiamente partire dai tuoi obiettivi: quali sono i giocatori su cui puntare? Quale può essere la sorpresa dell’anno? Quali, invece, sono i calciatori da lasciare ai tuoi avversari?
In questo gioco, la fede calcistica può essere una variabile rilevante: la regola numero uno è mai acquistare in blocco giocatori della tua squadra del cuore (e fidatevi, puntualmente molti finiscono per fare così). In ogni caso, è necessario arrivare al giorno dell’asta con una strategia ben chiara nella testa. Vietato farsi trovare impreparati, perché gli altri non lo saranno!

Analisi dei competitor

Altra regola fondamentale prima di prendere il tuo posto al tavolo dell’asta: conosci prima i tuoi avversari. Scopri qual è la loro squadra del cuore, chi sono i loro giocatori preferiti, per quali calciatori sono disposti a fare follie. Una volta ottenute queste informazioni, puoi definire o (ri)definire la tua strategia in questa delicata fase del gioco. Ad esempio, alzando a colpi di rilanci il giocatore al quale non rinuncerebbero mai o facendogli spendere fior di quattrini per un giocatore che non varrebbe la pena acquistare.
Analisi, analisi e analisi…

Gestione del budget

Come nelle aste più comuni, al fantacalcio si ha un budget (in fantamilioni, ndr) a disposizione per acquistare un numero determinato di giocatori disponibili sul mercato. Anche in questo caso, la distribuzione delle risorse deve essere fatta in modo accurato. Non è possibile investire troppo per acquistare un portiere o un difensore (il fantacalcio, si sa, si vince con gli attaccanti che fanno gol) ma non è nemmeno consigliabile spendere quasi tutto il budget per portarsi a casa il fenomeno di turno (ed avere una squadra fatta di comprimari). Devi saper ottimizzare le risorse a disposizione al fine di ottenere il miglior risultato possibile.

Valutazione delle tempistiche

Elaborare una strategia significa pianificare nel dettaglio le tempistiche e le modalità tramite cui realizzarla. L’asta è un momento in cui nulla, ma proprio nulla, deve essere lasciato al caso. Quando è il momento di “chiamare” quel giocatore? Quando è il momento di rilanciare con una super offerta e quando, invece, è meglio stare in disparte e lasciare l’iniziativa agli avversari?
Bisogna pensarci bene…

Creatività

È l’elemento che rappresenta il plus di ogni strategia. Alla fine, l’estro, la fantasia e il rischio sono le qualità che fanno la differenza. Tutti i giocatori presenti al tavolo sono alla ricerca dell’intuizione giusta: il giocatore che disputerà la stagione della vita, ad esempio, portando con sé una carovana di bonus e facendo mangiare le mani a tutti coloro che non hanno creduto in lui. Se lo acquisti ad un costo da ridere, beh allora devono proprio farti i complimenti…

Un evento fantacalcio seguito per Girella Motta

Gestione della crisi

Purtroppo, come in ogni strategia, non tutto va sempre come avevi previsto. Durate l’asta del fantacalcio, nulla va come avevi pianificato. Per questo motivo è fondamentale essere pronti ad ogni variazione, pronti a decidere come cambiare “in corsa” la propria strategia e i propri obiettivi. Ad esempio, il giocatore che volevi fortemente ti è sfuggito di mano (l’ha acquistato proprio l’avversario che non sopporti) e devi trovare l’alternativa sulla quale puntare tutti i tuoi sforzi.
Lo so, è complicato, ma nessuno ha mai detto che sia una cosa facile…

Monitoraggio dei risultati

Hai costruito la squadra dei tuoi sogni? Sei riuscito a strappare almeno la metà dei giocatori che avevi tra gli obiettivi? I tuoi avversari hanno fatto meglio di te? Beh queste sono tutte domande alla quale potrai rispondere solamente qualche mese più tardi. Questa, però, è la fase più bella. È la fase del gioco, quella in cui puoi monitorare i risultati e vedere i frutti del tuo lavoro (sperando siano positivi…).

 

Con tutto ciò non sto dicendo che lavorando in ambito marketing aumentano le possibilità di successo in questo gioco e viceversa nemmeno che, vincendo il fantacalcio si diventi esperti di comunicazione. Ma c’è un altro aspetto in comune tra questi due ambiti: spiegare ai propri genitori in cosa consiste fare il copywriter, il digital strategist o il project manager.
È praticamente impossibile tanto quanto spiegare cosa sia il fantacalcio.

Meglio risolvere la cosa con un semplice “Mamma sto lavorando!”…