Mi viene chiesto spesso come sia nata copiaincolla.

Sulla pagina Chi Siamo del nostro sito raccontiamo che Sono stati tre ragazzi. Avevano alle spalle un paio d’anni di università e qualche mese di esperienze lavorative poco interessanti. Il sogno dell’agenzia di pubblicità era grande, la voglia di riuscirci forse di più.Tuttavia la questione non era solo quella. C’era una sfida nella sfida: riuscire a dimostrare ai genitori che fare comunicazione e fare pubblicità erano davvero un lavoro. Che ci si poteva guadagnare da vivere creando un sito web o costruirsi una carriera stabile in campo creativo. Un’impresa che oltre ai primi tre pioneri, avrebbe poi accompagnato tutti i nuovi arrivati in agenzia circondati dallo scetticismo dei parenti a Natale – soprattutto quelli più anziani – sulla serietà di lavori che si chiamano copywriter e frontender e graphic designer.”

E ancoraÈ cambiato tutto e cambiare assieme a quel tutto è stato meraviglioso. Meraviglioso e difficile e stimolante e spiazzante e adrenalinico. Ora che siamo cambiati così tanto, abbiamo capito che cambieremo sempre.”

In 20 anni è cambiato tutto, ma ci sono cose che non cambieranno mai e che resteranno per sempre.

C’era una volta un amico. E c’è ancora. Nella testa e nel cuore. Non davanti agli occhi, purtroppo. Questa è una storia triste per cui vi invito a munirvi di fazzoletti. Spero di arrivare in fondo a farvela diventare però meno triste.

Sono passati quasi 6 anni da quando uno dei fondatori della nostra agenzia non c’è più. Sei anni da quando non ho più la possibilità di confrontarmi con lui, non ho più la possibilità di vedere le sue creazioni realizzarsi sotto ai miei occhi, non ho più la possibilità di vederlo entusiasmarsi per tutti i nostri lavori. Eppure c’è ancora. Lui, storico Direttore Creativo, sento che continua spesso e volentieri a guidarci in progetti complessi, a buttarci in avventure, a sviluppare attività sempre più stimolanti.

Lui, L’Artista del gruppo, di quelli con la A maiuscola.

Mente, cuore e braccio creativo.

T-shirt (creata da lui), jeans e cappellino. Immaginatevelo così. Era così.

È ancora con noi tramite le opere che ha lasciato sparse per l’ufficio a beneficio dei nostri occhi e della nostra mente, tramite uno dei suoi cappelli dai quali nell’ultimo periodo non si sbarazzava mai, tramite il suo divano viola che utilizziamo come base d’appoggio per tutti quei brainstorming che necessitano di relax e comfort oltre che di concentrazione.

C’è con il suo “Have a nice day to copiaincolla” che ha fortemente voluto all’ingresso dell’agenzia, c’è sotto ogni forma di respiro di aria creativa che si trova entrando nei nostri uffici.

Un’aria che non abbiamo mai smesso di respirare. Un’aria che spesso è boccata di ossigeno per affrontare ogni singolo nuovo progetto.

Perché ho pensato di dedicare a lui uno degli articoli del nostro Blog?

  • Perché ritengo molto vera la frase che spesso si legge in giro e che dice che ci sono persone nella vita capaci di lasciare il segno. E lui è una di queste persone.
  • Perché è grazie anche a lui se lavoro in questa agenzia da 13 anni.
  • Perché era un amico e tale è rimasto.
  • Perché vorrei fargli vedere tutto ciò che siamo diventati e mi piacerebbe mostrargli cosa diventeremo
  • Perché quello che mi ha insegnato non potrò mai cancellarlo dalla mia mente
  • Perché resta continua fonte di stimoli

Una delle frasi che amava ripetere sempre prima di lasciare questo mondo era “Take it easy.”

Chissà se vale anche lassù.

Ciao Cece.