Lo scorso weekend, approfittando di una giornata piovosa in una città come Roma, ho cercato riparo scegliendo di visitare una mostra, un museo o una qualsiasi attrazione che potesse offrirmi un posto al coperto.

Un diversivo rispetto a tutti i piani che mi ero programmato di fare e che a causa del brutto tempo erano ovviamente saltati.

In una giornata di quelle che definirei “sfigate”, mi sentivo fortunato.

La città capitolina è certamente un ottimo bacino di eventi ed è ricchissima di attrattive che in quel momento facevano al caso mio.

La scelta è ricaduta sulla mostra Pixar: 30 anni di animazione.

Il payoff 30 anni di animazione non era niente male. Solo questo mi ha convinto a chiudere l’ombrello, metter mano al portafogli ed entrare.

L’idea di conoscere la storia, i segreti e i dettagli di un mondo che sin da piccoli ci affascina e ci fa sognare, mi entusiasmava.

La pioggia, le scarpe fradicie e il rumore battente dell’acqua sull’asfalto erano già un ricordo passato.

Ora davanti a me c’erano musiche, colori e disegni ovunque.

Per chi non la conoscesse, la Pixar è una società californiana di animazione digitale. La prima ad aver creato un lungometraggio interamente a computer e ad aver fatto della tecnologia grafica il suo cavallo di battaglia.

Cars – Motori ruggenti

Famosissimi sono i personaggi e le storie usciti dai suoi studios; meno lo sono il suo vissuto e le persone che vi lavorano.

Mentre percorrevo le sale, curiosando e studiando le varie “opere”, non potevo fare a meno di notare quante persone e quanto studio ci potessero essere dietro ad un cartone animato. Disegnatori, animatori, sceneggiatori, programmatori, musicisti, tanto per citare qualche ruolo, ognuno un singolo ingranaggio pronto a girare in un meccanismo molto più grande, e a partorire idee e prodotti di inestimabile valore e fatica.

Esiste un tecnico per le luci ed uno per i colori, esiste un tecnico per i dialoghi ed uno per il suono; nessuna fra queste figure segue l’intera lavorazione dalla A alla Z, ma la sua partecipazione è necessaria e vitale per il progetto.

Pixar staff

Per un attimo ho pensato all’agenzia in cui lavoro e ai progetti a cui ho la fortuna di partecipare.

In maniera analoga ogni figura professionale è dedita e componente di un progetto più grande. Dall’idea iniziale alla realizzazione finale, tutto è strettamente legato per contribuire al successo dello stesso.

Un po’ più in piccolo, ovvio. Ma sappiamo difenderci bene.

Non avremo partorito personaggi famosi come Nemo o Remy, ma qualche animale simpatico l’abbiamo creato pure noi.

Non abbiamo palloncini pronti a farci volare in alto come in Up, ma un razzo pronto a portarci fin nello spazio sì.

Di premi Oscar al momento nemmeno l’ombra, ma qualche vittoria ce la siamo portata a casa.

In fin dei conti, pensandoci bene, abbiamo tantissime cose in comune, persino un ufficio nella calda California.

Che bel viaggio. E pensare che tutto era partito da una giornata di pioggia. Con un biglietto ingresso da 15 euro, da Roma son tornato alla mia Mantova, passando fra i motori ruggenti di Cars, la foresta de Gli Incredibili e l’università di Monster & Co.